Guzzi Galletto 192 Avviamento Elettrico

 

Il mitico Moto-Guzzi Galletto venne presentato, assieme al Guzzi Falcone, al Salone di Ginevra del 1950 ed il successo fu immediato. In pochi anni infatti ne vennero approntate sostanzialmente, tre versioni la 160 la 175 e la 192, quest'ultima anche con avviamento elettrico. 
Il successo commerciale avvenne per la indiscutibile robustezza e comodità di un veicolo che, pur sotto le apparenze di uno scooter, nascondeva, in realtà un impianto motociclistico. 
Uno dei più diffusi accessori era infatti il bauletto portaogetti che, montato tra il serbatoio dell'olio e quello della benzina, 'riempiva' lo spazio vuoto tra le gambe del guidatore dando l'impressione di cavalcare una vera moto Guzzi. 
Il Galletto è una Guzzi molto affidabile, fortunatamente! perchè qualunque intervento sul motore è, a dir poco, cervellotico: anche la regolazione del minimo, pur dopo aver tolto il fianchetto laterale, risulta difficoltosa perchè le viti di regolazione sono nascoste. 
Altri punti dolenti: il circuito di raffredamento dell'olio, con una valvolina di ritenuta non molto affidabile e spesso integrata da una ulteriore valvola (manuale) di chiusura che comporta il rischio: 
· di allagamento del carter con fuoriuscita dell'olio in caso di mancata chiusura alla fine del viaggio; 
· di grippaggio del motore in caso di mancata apertura al momento della partenza.

Guzzi Galletto, una moto da paura da dimenticare? 
NIENTE AFFATTO ! Guidare un Galletto Moto-Guzzi è una esperienza favolosa che fa capire il perchè del successo mondiale di questo marchio. L'emozione inizia dalla messa in moto e dal minimo Guzzi che, anche se non paragonabile a quello del Falcone, è una musica per le orecchie di un motociclista. 
La guida, anche se in apparenza complicata dalla gestione dell'anticipo, è in realà fluida, veloce ed affidabile, gratificata da qualche starnuto del carburatore e da un tiro costante e potente. 
Starnuti, anticipo, vibrazioni sono difficilmente rappresentabili per un giovane motociclista che definirebbe il Guzzi Galletto'una moto vecchia' ma rappresentano invece, per chi ha avuto la fortuna di provarlo, il 'gusto' della vera guida di un tipo di moto, quella storica, che è l'esaltazione della meccanica e della capacità tecnica di un marchio che ha motorizzato il nostro Paese. 
Per l’economia di esercizio, la robustezza e l’affidabilità, l'elevata protezione da polvere e fango sulle strade di campagna, il Galletto venne scelto da un variegato numero di utilizzatori: medici, veterinari, sacerdoti tutta gente che doveva necessariamente percorrere i sentieri e strade di campagna. 

L'evoluzione del Galletto Guzzi. 
Nato con una cilindrata di 160 cc, dopo una intermedia del 175 la produzione si stabilizzo sul 192: il più diffuso anche se probabilmente meno amato dai puristi appassionati Guzzi sopratutto per la versione con avviamento elettrico. 
In realtà questa si è dimostrata una caratteristica molto ben accetta dagli utilizzatori del tempo, se pensiamo che il Galletto era in grado di soddisfare qualunque esigenza, dal trasporto delle persone a quello di materiali, alle gite fuori porta e che una qualunque fermata (per lo spegnimento del motore) poteva venir risolta semplicemente schiacciano un bottone e senza doversi fermare, far scendere il passeggero, mettere la moto sul cavalletto e riavviare a pedale. 

Il Moto-Guzzi Galletto 192 
L'ultima evoluzione del Galletto, il 192 AE, raccoglie tutte le soluzioni innovative delle precedenti serie, sia tecniche che estetiche. 
La prima modifica evidente è quella del sistema di alimentazione elettrica, la scintilla (scarsa dei precedenti modelli con volano magnete) viene incrementata con l'introduzione di una dinamo collegata al volano del motore e con un regolatore di tensione elettromeccanico che provvede a garantire i livelli di carica. 
Sparisce lo sterzo 'nudo' che viene invece rivestito da un moderno sterzo chiuso che ingloba anche il faro ed il pulsante di accensione. 
Anche il cruscotto cambia e diventa tondeggiante mentre aumenta ad 8,5 litri la capacità del serbatoio della benzina che dispone anche di un’asta per il controllo del livello del carburante. Cambia anche la grafica e la posizione del contachilometri Veglia (uno dei pezzi oggi molto cari da reperire così come il rubinetto della benzina). 
Cambia anche il filtro dell'aria che per questo modello prevede sempre l'elemento filtrante in rete metallica, ma la presa d'aria interna sopra il gruppo termico. Ne consegue che il carter coprimotore sinistro è forato per permettere il passaggio del lungo collettore che dal filtro arriva ad aspirare l'aria riscaldata nella zona soprastante il cilindro. 
Modifiche riguardano inoltre il telaio che, oltre ad una diversa altezza del tunnel centrale per ospitare la dinamo sul dorso del motore, diventa più lungo aumentando il passo a 1.310 mm. 

I codici colore Lechler - Asi - RAL - HEX del Galletto Guzzi. 
GALLETTO dal 1949 al 1953
ROSSO CARMINIO codice MG ///14 - RAL 3002 - HEX A2231D - ASI A17 
GALLETTO 160 cc dal 1950 al 1952
AVORIO codice MG ///13 - RAL 1014 - HEX E1CC4F - ASI A15 
GALLETTO 175 cc dal 1952 al 1954
AVORIO codice MG ///13 - RAL 1014 - HEX E1CC4F - ASI A15 
GALLETTO 192 cc dal 1954 al 1966
GRIGIO AGATA codice MG ///12 - RAL 7038 - HEX B5B8B1 - ASI A16
ROSSO FUOCO codice MG ///15 - RAL 3000 - HEX AF2B1E - ASI A18 

Il restauro del Galletto. 
. Il restauro di un Galletto non è certo semplice e spesso costa più dell'acquisto del mezzo: il problema fondamentale è la progettazione e costruzione spesso poco accessibile e l'elevato numero di componenti che rendono lo smontaggio laborioso e quindi più dispendioso. 
Buona l'offerta di ricambi anche se, molto spesso, a prezzi assurdi se non ingiustificati. Buona la disponibilità in rete di documentazione e dei manuali di officina. 


vai all' INDICE del sito